Continuare a ripetersi che bisogna vedere il lato positivo va benissimo ma, non basta: per correre al massimo delle tue potenzialità devi imparare prima di tutto a zittire il fastidioso critico che è in te, sempre pronto a dire “no, è impossibile”. Nello sport in generale e in particolar modo nel running, la mente guida il corpo ancor prima delle gambe perciò mettitelo in testa, anzi…corri con la testa!
Tenace…MENTE
Domanda: quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un corridore mentalmente tenace da uno che invece tende ad abbattersi facilmente? Prima di rispondere, cerchiamo di capire cosa si intende per “tenacia mentale”. Molti la definiscono come la capacità di sfruttare nel miglior modo possibile il proprio potenziale, indipendentemente dai condizionamenti esterni, dalle distrazioni ma soprattutto dalle emozioni che si scatenano all’interno. Ok ma, tenaci si nasce…o si diventa? Buone notizie: l’opzione giusta è la b. Infatti non si tratta di una capacità innata bensì di una capacità acquisita, ovvero che si può imparare attraverso l’allenamento e la pratica costanti.
I 7 pilastri della tenacia mentale
Ora che hai capito cos’è la tenacia mentale, torniamo alla domanda iniziale sulle qualità che contraddistinguono i corridori mentalmente tenaci. Tra le tante, ne abbiamo individuate 7:
#1 Resilienza
Viene definita così la capacità di affrontare e superare momenti difficili e avversità. Chi non ha ancora acquisito questa abilità li vede sempre come ostacoli insormontabili. Il runner resiliente, al contrario, sa comprendere il momento, isolandolo e passando rapidamente a concentrarsi sull’obiettivo seguente.
#2 Concentrazione
È la capacità di rimanere focalizzato sull’obiettivo anche a fronte di distrazioni, circostanze inaspettate o cedimenti fisici. Il runner concentrato non evita le situazioni, piuttosto le indirizza a favore del traguardo.
#3 Forza
È la capacità di gestire con calma ed equilibrio una serie di eventi imprevisti, pur continuando a rimanere competitivi.
#4 Metodo
Poter contare su un metodo, in qualsiasi campo (universo running compreso) è un vantaggio competitivo fondamentale perché permette di prevedere e anticipare le situazioni critiche attuando un piano d’azione dedicato e comprovato.
#5 Visualizzazione
È la capacità di continuare a progredire verso la meta anche se non è ancora vicina. Avere un quadro chiaro dell’obiettivo, visualizzandolo spesso mentalmente, permette al runner di mantenere nitida la consapevolezza delle proprie capacità. In effetti, pensandoci, avere un obiettivo significa proprio questo: essere convinti di avere tutte le carte in regola per poterlo raggiungere.
#6 Apertura mentale
Significa essere aperti al mondo della possibilità. Il runner che ha questa abilità è ben disposto ad ascoltare la voce interiore che gli dice “puoi” e vede un’opportunità in ogni situazione, comprese quelle negative.
#7 Fiducia
Se devi credere in qualcosa o qualcuno, metti sempre te stesso al primo posto. Il runner fiducioso impara a credere che il corpo saprà cosa fare durante una gara; ha fiducia nel lavoro fatto per arrivare fino a lì ma soprattutto nelle sue potenzialità. Un consiglio per aumentare la tua autostima? Parla con te stesso. Chi ti dice che è da pazzi forse non lo ha mai provato: prenditi 5 minuti ogni sera, prima di andare a letto, e manda messaggi positivi alla tua anima. Dicono che lo specchio aiuti molto in questo, non tanto perché riflette la tua immagine, quanto perché impegna i recettori visivi del cervello e li aiuta ad internalizzare meglio i messaggi.