Manca veramente poco alla maratona di New York, la più famosa e importante del mondo. I 42 chilometri e 195 metri più complicati ed emozionanti per ogni runner. Una vera propria sfida, metafora di vita per chi si cimenta in un’impresa simile. Tanti sali e scendi, un’atmosfera unica che ti accompagna, con un pubblico che in alcuni punti ti fa letteralmente volare sul cemento.
New York, inizia l’avventura
Il percorso, si può dividere in due blocchi. La prima parte, dalla partenza fino all’imbocco di Manhattan innanzi il ponte Queensborough e poi la seconda che inizia proprio dal “colgante” tra Queens e Manatthan fino all’arrivo a Central Park. La TCS New York City Marathon si dimostra scorrevole e tutto sommato poco impegnativa nel primo tratto, mentre nel secondo blocco cambia completamente faccia diventando impervia e tortuosa con l’inizio delle “montagne russe” sulla First Avenue e le ascese di Central Park.
La partenza è in salita. Parliamo del primo miglio per arrivare in cima al Ponte di Vernazzano, con un dislivello di 253 metri. Fondamentale, in questa prima fase, è non rimanere intrappolati tra i tanti partecipanti, per non perdere troppo tempo. Nei primi chilometri la parola chiave è moderare lo sforzo, senza alzare troppo il ritmo, risparmiando energie che torneranno utili sicuramente nei chilometri finali. Per 21 chilometri il tracciato è tutto sommato scorrevole. Qualche dislivello c’è, ma non più lungo di 200 metri. Tra il 3° ed il 24° chilometro si può tenere un ritmo in linea con le corse più pianeggianti tipo Berlino. I “dolori” iniziano dal 21,5km, con il Pulanski Bridge e con alle porte “l’isola delle colline”, traduzione letterale della parola indiana Manhattan.
Manhattan, raccogli quanto seminato
La salitella del ponte Queensborough è lunga all’incirca 800 metri ed ha un lievissimo dislivello di 42 metri rispetto al livello del fiume. In questo punto della corsa tira sempre un vento che può risultare fastidioso per la tua performance, tanto fisica, quanto morale. Pazienza e calma sono virtù necessarie in questo punto, anche perché al termine della discesa del ponte inizia un momento molto emozionale. Il pubblico molto numeroso ti farà mettere le ali sotto i piedi, perché sei arrivato 1st Avenue. I 5km sulla Prima Strada newyoorkese sono abbastanza pianeggianti, anche se nei primi 3km vi sono continui sali e scendi che possono risultare molto faticosi per le articolazioni e i tuoi muscoli. Conclusa la 1st Avenue, si entra nel Bronx e poi si corre per le strade di Haarlem, dove il percorso è ancora tutto sommato lineare per altri 4-5 km. A questo punto da Harlem ci si muove verso il centro Manhattan per raggiungere il Central Park. La classica quiete prima della tempesta.
Finale scoppiettante, New York è quasi tua
Gli ultimi 4 km e 195 metri sono meno infernali rispetto un tempo, ma sicuramente impegnativi per l’alto numero di salitelle e falsi piani presenti qui e là. Central Park è uno dei luoghi centrali di Manhattan. Ci si può entrare da svariati punti, nella vita di tutti i giorni. Gli organizzatori della stracittadina yankee hanno deciso di fare entrare i podisti dalla 5th Avenue, all’altezza della 90esima Strada in un tratto di pianura lungo 500 metri e che tiene ai suoi lati il Reservoir, ma è solo un piccolo delicatessen in vista della salita di 120 metri dietro al Metropolitan Museum. Poi altra piccola discesa di 250 metri, con percentuali di pendenza di tutto il rispetto, per poi affrontare altri 200 metri di salita al chilometro numero 40. A questo punto nuove discese e salite. Addirittura, dopo la discesa di 400 metri, si esce al Central Park, proprio dove c’è il famosissimo Hotel Plaza. Un chilometro e una manciata di metri e la tua maratona è conclusa, ma ci sono ancora 800 metri da percorrere in lieve – mica tanto – falsopiano prima di tornare all’interno di Central Park. Ti mancano solo 500 metri, ma gli ultimi 100 sono ancora una volta in salita, dove è posto l’arrivo. Una corsa infinita per tutte le emozioni che ti riserva e che proprio come la vita ha salite e discese in dose massica. Come gestirle, sta solo a te. Enjoy New York!
E oltre alla corsa, Show ha pensato anche ad altro come:
We ❤️New York –> On Spotify la playlist tutta da ascoltare e gustare con le canzoni dedicate alla città che non dorme mai.
Tra le altre, ci sono presenti grandi classici come:
- City of Blinding Lights – U2
- Englishman in New York – Sting
- New York City Cops – The Strokes
- New City Boys – Pet Shop Boys
- Empire State Of Mind – Jay Z feat Beyoncé
- New York, New York – Frank Sinatra
- Talkin’ New York – Bob Dylan
- 53° & 3° – The Ramones
- New York City – John Lennon
- New York Serenade – Bruce Springsteen & E Street Band
- Leaving New York – R.E.M
- Fairytale of New York – The Pogues
- New York State of Mind – Billy Joel
- Angel of Harlem – U2
..and much more!
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