Dopo averli messi alla prova con un’intervista doppia, abbiamo chiesto ai nostri due fondatori – e ispiratori – di condividere con noi il loro allenamento. Ora tocca a Giorgio condividere la sua settimana tipo e raccontare perché l’esercizio fisico è diventato per lui un momento insostituibile per meditare su cosa è stato e… cosa sarà.
Ecco il racconto di Giorgio:
“Dopo essermi allenato per 6 giorni alla settimana, anche due volte al giorno, ho deciso di smettere con la pallavolo. Non ero poi così forte. Da allora ho passato un po’ di anni a fare la cavia di Vito, a allenarmi per sperimentare ciò che studiavo, ho fatto pesi in modo costante e meno costante, ho corso 6 maratone e diverse mezze, mi sono allenato più o meno con costanza e dopo anni di allenamenti molto intermittenti, ho deciso che io sarei stato la prima persona di cui prendermi cura. Il risultato è che vivo in modo molto più positivo ogni cosa. Riesco a fare molte più cose nello stesso intervallo di tempo e mi piace di più gustare il (poco) tempo libero che ho a disposizione.
A volte sembra difficile o da pazzi. Mi sembra di sentire l’obiezione: “Chi te lo fa fare, potresti allenarti durante il giorno in qualsiasi momento.”
Non sarebbe lo stesso. Al mattino presto mi ritaglio il mio spazio anche per pensare. Per meditare su cosa è stato e cosa sarà. Per concentrarmi su di me e sulle persone che avrò vicino durante la giornata. Insomma, è diventato il mio spazio insostituibile.
Ah, quasi dimenticavo, io prendevo in giro chi si allenava il mattino presto, chi faceva pesi e chi correva. Ecco, questa è l’ennesima riprova che prima di parlare e giudicare… bisogna sempre provare.
Ecco quella che, da circa 2 anni, è diventata la mia settimana tipo.
Lunedì
Si inizia con la Forza: mi alleno dalle 5:45 alle 6:30 con manubri e bilancieri. Obiettivo? Vivere il più a lungo possibile. Per essere, non per apparire. Perciò mi interessa che tutti i muscoli siano rispondenti al mio stile di vita, non mi interessa essere gonfio o grosso, mi interessa essere forte e tonico. Mi interessa che l’infiammazione cellulare e la sedentarietà correlata siano il più basse possibili e che, invece, si liberino più endorfina, serotonina, dopamina e ossitocina possibili. Sono quelle le sostanze che poi sotto la doccia mi fanno sentire bene. Quelle che mi fanno dire “wow, per fortuna mi sono alzato anche se non ne avevo voglia”. Dalle 6:40 alle 7:10 porto fuori il mio fido compagno di avventure, Vox. Poi colazione per entrambi: tutto tra le 7:30 e le 8:00. La giornata quindi ha inizio dopo un’abbondante colazione che predispongo prima dell’allenamento affinché quando rientro sia già pronta.
Martedì
Fiato. Si va di corsa: di solito un po’ di allunghi in Prato della Valle. Faccio una ventina di allunghi da 200-300 metri, nel frattempo Vox corre intorno a Prato della Valle con la sua insostituibile pallina da tennis. Di solito alle ore 6:00 per una durata totale di 45 minuti.
Mercoledì
Tocca di nuovo alla Forza. Ripeto il programma del lunedì ma cambio gruppi muscolari: preferisco di gran lunga carichi alti e reps basse, perché mi danno maggiore soddisfazione. Orario? 5:45.
Giovedì
Dipende: o corsa, o pesi o flessibilità. A volte lo tengo come giorno di recupero se salta qualche allenamento in uno dei primi 3 giorni. Orario? Sempre prima delle 6.
Venerdì
Tocca al Fiato, coi Sunrise Runners, ovviamente! 8-10 km a ritmo medio, sui 4’55”, 4’50” al km. Una sgambata in compagnia per iniziare bene la giornata. Orario: 6:05.
Sabato
Di solito riposo. Tra lavoro e cose di famiglia, non riesco proprio a allenarmi.
Domenica
Solitamente corro almeno 13-14km, se riesco anche 18-20. Dipende dalle settimane e, ovviamente, da dove mi trovo. Con che obiettivo? Scaricare del tutto i pensieri della settimana e iniziare al meglio la domenica, che è l’unico giorno davvero libero per me. Orario? Mattinata inoltrata quindi… 7:30 🙂
A chi mi ispiro quando mi alleno? Chi sono i miei maestri? Con chi condivido come fare pesi e approcciare all’esercizio?
Il Prof. Balsano, mio mentore da adolescente, Vito, persona speciale, amico e socio, specialista sopraffino dell’esercizio fisico che insegna e che prima pratica e che mi ha contagiato a praticare e il sommo Prof. Pacelli, amico e mentore di tanti, insostituibile compagno di spunti utili al mio miglioramento umano e professionale.
Perché se migliora il corpo, la mente segue di conseguenza. Se la mente è stimolata, il corpo non smetterà di muoversi. È la chimica per cui siamo stati costruiti.