Motivare le persone ad essere più attive, sane e quindi felici: questo è il perché che da dieci anni guida Giorgio Leo e Vito Stolfi, fondatori di Show Health Training Club, la prima struttura in Italia a erogare esclusivamente servizi di personal training già nel 2005.
Nome
G. Giorgio.
V. Vito.
Qual è il tuo ruolo in Show Health Training Club?
G. Coordino e gestisco l’organizzazione del lavoro dei nostri club. Nel dettaglio curo tutti i processi dietro le quinte che sottendono all’erogazione del servizio. Lo faccio con tutti i miei responsabili: Andrea, direttore della sede di Treviso, Enrico, direttore di Padova Centro, Alberto, direttore della sede di Prato della Valle, Giovanna, responsabile del controllo di gestione e di tutta la parte finanziaria, AD010 per il marketing.
Inoltre mi occupo di introdurre i nuovi iscritti e condividere le informazioni preliminari con Vito che poi si occupa, data la sua grande competenza, di creare loro il vestito su misura tipico del nostro approccio. Mi piace molto stare con persone che hanno pregiudizi e negatività legati all’esercizio e aiutarli a cambiare.
V. Mi occupo della formazione tecnica dei personal trainer e dello start up della maggior parte dei clienti analizzandoli dal punto di vista posturale statico e dinamico, per personalizzare il loro percorso di benessere.
Perché hai deciso di dedicarti a questo lavoro?
G. Perché ho iniziato a provare piacere nel vedere le persone che grazie a quanto studiavo (effetti dell’esercizio) stavano meglio. Secondo quanti mi stavano intorno dovevo lavorare in banca o in qualche azienda, io avevo un’idea nebulosa a livello organizzativo, ma chiara a livello di missione. Volevo prendermi cura delle persone con qualcosa che facesse loro del bene. Sono stato fortunato, ho scoperto l’esercizio fisico.
V. Lo faccio perché mi gratifica l’idea di poter migliorare lo stile di vita delle persone, ad essere sincero quando l’ho deciso non ne avevo la consapevolezza di cosa e come fare questo lavoro potesse regalarmi gioia. Spesso dico ai nostri collaboratori che dopo i poeti, che si conquistano l’immortalità e dopo i cantanti che riescono ad emozionare in un’istante tante persone contemporaneamente, subito dopo veniamo noi.
Giorgio Leo e Vito Stolfi, raccontate Show in una frase
G. Per me Show è un piccolo Scrigno che contiene un tesoro inestimabile, un pensiero controcorrente: l’esercizio fisico fa bene se porta del bene a tutti coloro che lo condividono. Le persone che lo fanno, gli operatori che lo somministrano, le aziende che lo propongono.
V. È un arte di vivere e di pensare l’esercizio fisico, un mix di educazione, personalità e curiosità, dove la passione, la cura dei dettagli cerca di regalare un’esperienza unica lasciando un bel ricordo.
Qual è il primo ricordo che hai di Giorgio o di Vito?
G. Vito che bussa alla porta dell’allora Club 97 di via Umberto I° che chiede: “Dove posso lasciare o’ curriculum?”, e io che a quel tempo ero uno dei tanti frequentatori del centro, gli indico la porta dove entrare per consegnarlo. Era veramente potentissimo a livello fisico ma buono negli occhi. È ora come era allora.
V. Giorgio che mi accoglie indicandomi dove poter lasciare il curriculum, seppur al tempo ancora un ragazzino ma che tralasciava intuire una personalità forte e sicura. Ma soprattutto L’AMICO che tutti vorrebbero avere come socio.
3 parole per descriverti
G. Leale fino alla morte, sensibile, anche se lo vede solo chi ha il permesso di entrare nel mio intimo, esigente da morire con me stesso e con gli altri, curioso per le cose belle. Ne dico 4.
V. Comprensivo, paziente e curioso.
La tua più bella vittoria
G. A livello sportivo lo scudetto studentesco under 16 di pallavolo maschile, nel lontano 1997.
A livello aziendale il giorno in cui abbiamo aperto il primo Show Club il 19 settembre 2005. Non avevamo gli occhi nemmeno per piangere, ma sapevo che sarebbe stato un giorno speciale. Persone sane, progetti sani, idee innovative portano di sicuro a un risultato.
V. A livello sportivo vincere lo spareggio per la permanenza in eccellenza (1992): terminato ai rigori parando quello decisivo. A livello lavorativo è stato veder prendere forma un progetto concretizzatosi con l’apertura della prima sede.
Il tuo desiderio per il 2016?
G. Lavorare in modo sereno. Con persone belle. Mi sento fortunato perché la nostra squadra, oggi più che mai è fatta di persone belle. Credo potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Vorrei sopra ogni cosa mantenere le aspettative di chi crede in me e Vito: soci, colleghi, clienti, fornitori.
V. Continuare a lavorare con lo stesso entusiasmo e la passione che ci permette di non essere mai stanchi.