Come ogni anno, a partire dal 2000, oggi si celebra la giornata mondiale dedicata al cuore e alle patologie ad esso correlate. Il cuore è una questione che, aldilà dei giochi di parole, ci sta davvero a cuore. Scopriamo insieme in che modo l’esercizio fisico può aiutare a prevenire il rischio cardiovascolare ed essere d’aiuto anche nella fase di riabilitazione.
Esercizio fisico e malattie cardiovascolari
Non occorre essere medici per capirlo: la sedentarietà è un grande fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Molti studiosi affermano che il rischio di attacco cardiaco raddoppia nelle persone che fanno poco o addirittura zero movimento. Fare attività fisica regolarmente è quindi un ottimo modo per contrastare questo pericolo ed è anche uno dei pochi interventi che non richiedono alcun trattamento farmacologico, soltanto un piccolo ma importantissimo sforzo. Trasformare la pratica dell’esercizio fisico in un’abitudine è vantaggioso per mantenere in ottimo stato la salute del cuore perché:
- aiuta a tenere sotto controllo la pressione e previene l’ipertensione;
- aiuta a mantenere, o a raggiungere, un peso giusto; questo è fondamentale poiché le persone in sovrappeso sono soggette a ipertensione e ad avere un valore elevato della colesterolemia, quindi è più facile che sviluppino problemi al cuore;
- aiuta a prevenire e controllare il diabete, altra patologia molto rischiosa per la salute del cuore;
- aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo “cattivo”.
Il ruolo dell’attività fisica nella riabilitazione cardiologica
Oggi, alla luce delle nuove metodiche di intervento che permettono ai cardiologi di agire nelle prime ore dalla comparsa dell’infarto, il concetto di riabilitazione cardiologica è notevolmente cambiato: se una volta questa aveva, soprattutto, il compito di riattivare un paziente molto interdetto dall’evento cardiovascolare, oggi la riabilitazione è diventata un vero processo terapeutico e preventivo volto a contrastare la progressione della malattia coronarica. Secondo le linee guida internazionali, la strategia ottimale di riabilitazione cardiologica prevede un approccio multicomprensivo che fa leva anche e soprattutto sull’esercizio fisico.
Sole, cuore e… sudore: il cardiopatico in palestra
Per migliorare la salute cardiovascolare globale in età adulta, l’American Heart Association suggerisce di svolgere almeno 150 minuti a settimana di esercizio fisico moderato oppure 75 minuti alla settimana di attività fisica intensa; l’ideale sarebbe combinare, alternandoli, questi due livelli di intensità. Guardando bene, si tratta di 30 minuti al giorno da dedicare all’attività fisica per 5 volte alla settimana: un obiettivo piuttosto facile da ricordare (e anche da fare, se riusciamo appunto a trasformarlo in un’abitudine piacevole J ). Per comodità, è possibile ottenere gli stessi benefici anche suddividendo i 30 minuti giornalieri in 3 sessioni da 10 minuti oppure in due sessioni da 15 minuti. Per coloro che potrebbero trarre un ulteriore vantaggio in termini di abbassamento del colesterolo, della pressione sanguigna e riduzione del rischio di incorrere in un infarto, l’ideale è svolgere 40 minuti di attività aerobica (alternando un livello moderato ad uno più vigoroso) per 3 o 4 volte alla settimana.
Allenamento con i pesi: accorgimenti utili
Da qualche anno anche l’allenamento della forza è considerato parte integrante nei protocolli di training dei soggetti cardiopatici. Può essere eseguito con attrezzature, macchine isotoniche ma anche con piccoli attrezzi (manubri). In ogni caso, nel momento in cui si sottopone un paziente cardiopatico ad uno sforzo di questo tipo, bisogna aver ben chiari alcuni elementi imprescindibili in modo tale che l’allenamento sia sicuro e al contempo efficace:
- il gesto dev’essere insegnato e appreso seguendo la tecnica corretta, attraverso un movimento dinamico ma controllato;
- l’esercizio deve coinvolgere i principali gruppi muscolari;
- si devono alternare esercizi per la parte alta del corpo con esercizi per la parte bassa;
- l’ideale è aumentare prima il numero di ripetizioni e le serie poi il carico allenante;
- ogni esercizio va abbinato ad una corretta respirazione: espirare durante la fase di sforzo ed inspirare nella fase di rilassamento.
Sai qual è il giorno migliore per cominciare a operare dei cambiamenti sani nella propria vita? OGGI. L’importante è porsi degli obiettivi raggiungibili e migliorare giorno per giorno, seguendo i propri ritmi (cardiaci e non).