Un proverbio cinese recita che “l’apprendimento è un tesoro che seguirà il suo proprietario ovunque”. Noi però aggiungiamo che questo tesoro può, anzi, deve essere condiviso. Ieri si è svolto il primo di 4 incontri formativi dedicati alla formazione del nostro team sul tema della corretta alimentazione. Ecco un piccolo riassunto.
Brainstorming: il nostro rapporto con il cibo
Le esperienze molto spesso insegnano più dei manuali. Così abbiamo riunito le nostre e ci siamo chiesti: qual è il nostro rapporto con il cibo? Quali sono, se ci sono, le problematiche più ricorrenti? È iniziato proprio da questi due interrogativi, ieri pomeriggio, il primo dei quattro incontri di aggiornamento professionale sul tema dell’alimentazione corretta. Lo chiariamo fin da subito: non siamo nutrizionisti e non ambiamo ad esserlo, però sappiamo bene che avere una maggior conoscenza del cibo e dei suoi nutrienti è fondamentale per star bene con noi stessi ed essere quindi un buon esempio verso chi si fida di noi tanto da chiederci dei consigli in merito.
Ma torniamo al quesito di partenza. Abbiamo cercato di riassumere le risposte in 5 macro-categorie. Ecco cosa è emerso:
– Organizzazione/Pianificazione: in molti casi tutti noi lamentiamo una mancanza di tempo nella preparazione dei pasti, perciò spesso ci troviamo “costretti” a virare sui cibi già pronti, ricchi di conservanti e quindi poco salutari.
– Non conoscenza/Inconsapevolezza: spesso non conosciamo o non approfondiamo le proprietà e i componenti nutritivi dei vari alimenti perciò ci affidiamo al palato nella scelta e nella combinazione dei cibi. Questa mancata consapevolezza ci porta ad assumere i nutrienti in maniera sbilanciata: il gusto infatti è spesso sapientemente direzionato verso cibi con pochi nutrienti.
– Gestione dell’eccezione/Vizi: ammettiamolo, spesso non riusciamo a rinunciare al dolcino post cena o all’aperitivo sostanzioso con gli amici dopo lavoro. Per noi è diventata un’abitudine gratificante che facciamo davvero fatica a tramutare in eccezione. In realtà l’eccezione può essere ben controllata, dimenticando così il senso di colpa.
– Condivisione/Convivialità: in molti casi lamentiamo il fatto di dover presenziare a svariate cene o pranzi di lavoro durante i quali non ci sentiremmo a nostro agio nell’ordinare qualcosa di diverso (e più salutare) rispetto ai nostri commensali; lo stesso problema di “adeguamento” emerge anche nel contesto familiare, quando ci troviamo a dover cucinare per molte persone (soprattutto figli affamati) perciò ci adattiamo a mangiare ciò che mangiano gli altri.
– Gestione dello stress/Sfogo: tanti, tantissimi di noi trovano nel cibo una valvola di sfogo perciò esageriamo nelle porzioni oppure scegliamo cibi molto dolci o molto salati per “dimenticare” lo stress accumulato durante la giornata. Questo avviene principalmente nel post cena, il che amplifica il danno.
Soluzione 1: organizzare una spesa sana e consapevole
Una cosa è certa: chi fallisce di pianificare, pianifica di fallire. Come abbiamo visto questo è un problema ricorrente che abbiamo riscontrato e continuiamo a riscontrare nella nostra e in tutte le storie dei nostri clienti. Quindi come possiamo cambiare a aiutare a cambiare in positivo il rapporto con il cibo? Cosa possiamo fare per migliorare l’organizzazione sotto questo punto di vista? Per prima cosa è fondamentale partire da una spesa sana e consapevole. Per farlo dobbiamo avere bene in mente da cosa è rappresentata la componente nutritiva dei cibi:
– MACRONUTRIENTI: proteine, carboidrati, lipidi (grassi)
– MICRONUTRIENTI: vitamine e sali minerali
– FITONUTRIENTI: sostanze prodotte dalle piante, presenti soprattutto in cibi di origine vegetale e ad alto potere antiossidante. Tra i principali: terpeni e polifenoli.
Il nostro organismo, per essere in salute, ha bisogno di tutti questi nutrienti ma in misura diversa per ognuno: ormai il principio del “carboidrati a pranzo e proteine a cena” è stato ampiamente superato perciò dobbiamo sempre tenere a mente che l’importante è rispettare le giuste proporzioni e le corrette combinazioni alimentari.
Cosa acquistare per il pre e post workout
Chi si allena regolarmente ci chiede spesso cosa è meglio mangiare prima e dopo l’allenamento. Così ci siamo informati e abbiamo scoperto che per il pre workout l’obiettivo è quello di creare tutti i presupposti necessari al raggiungimento della prestazione desiderata o più semplicemente quello di portare a compimento l’allenamento J Per raggiungerlo, è necessario optare per cibi ricchi di carboidrati complessi ad alta densità energetica ma a basso indice glicemico, ma anche ricchi di fibre, lipidi e proteine, da consumare almeno 45 minuti prima dell’allenamento.
Esempio di combinazione vincente: 1 fetta di pane integrale + crema di mandorle + frutti di bosco
Invece, per il post workout è fondamentale prediligere un giusto mix di carboidrati a veloce assimilazione e proteine altamente digeribili, da consumare entro la mezzora successiva, che stimolino la produzione di insulina e testosterone, ormoni anabolizzanti che aiutano a ripristinare le riserve di glicogeno muscolare perduto durante lo sforzo fisico.
Esempio di combinazione vincente: ricotta + uvetta + frutta secca
Nelle prossime puntate… le soluzioni agli altri problemi!
Stay tuned 🙂