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Il ritmo dell’allenamento: muoversi a tempo di musica

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La musica è ritmo e il corpo umano è una macchina ritmica. Cosa significa? In poche parole, il ritmo è uno dei fattori chiave che agiscono sui nostri impulsi biologici: le onde cerebrali, i battiti del cuore, gli atti respiratori e i passi. Quando il ritmo della musica si avvicina a quelli fisiologici della persona, essa risulta benefica per il movimento, la coordinazione e la respirazione.
Le caratteristiche della musica in termini di melodia, ritmo ed armonia possono avere degli effetti su chi pratica sport. Non stupisce che ci siano musicisti che cercano di studiare brani musicali adatti ad ogni tipo di sport. Il servizio di streaming musicale Spotify ha creato un’intera funzionalità interamente pensata per i runner, un’area specifica del proprio servizio che si adatta letteralmente alla frequenza e alla tipologia di corsa.
Non solo corsa: la musica influisce sulla psiche e, in alcuni casi, sembra che il sottofondo musicale sia di grande effetto per accrescere ed esaltare i risultati e i benefici dell’attività fisica in generale. Ma qual è il genere musicale capace di generare maggiori benefici per l’organismo? Sul fronte medico, i ricercatori riferiscono che un’alta frequenza dei suoni possa rivitalizzare l’intero corpo, agendo direttamente sulle cellule cerebrali. Senza esagerare però: i suoni più intensi di 70 decibel risultano decisamente negativi e talvolta dannosi.
Inoltre, la musica esprime il nostro stato d’animo ed è in grado di influenzarlo, richiamando emozioni e – quando serve – energie. La musica offre compagnia, una guida naturale se ci si allena in assenza di un trainer, e rappresenta un incentivo forte a tener duro anche quando la fatica inizia a farsi sentire.
Non basta ascoltare, aiuta pure cantare! Per il trattamento di deficit respiratori un grande aiuto sembra provenire dal canto, che favorisce l’assunzione naturale di ossigeno e l’incremento della capacità polmonare. Il canto induce e favorisce inoltre l’abbassamento della pressione sanguigna, rallentando al contempo il ritmo del battito cardiaco e apportando un miglioramento dell’umore. Quindi… per migliorare la F del Fiato, l’ideale è farsi delle belle canticchiate in macchina (e non solo).
Se a sperimentare i benefici effetti della musica nella pratica degli sport sono maggiormente i runner, che spesso si incrociano per strada focalizzati nel loro mondo di corsa e musica, sono nate intere discipline che si basano sul legame intrinseco tra movimento e musica. Quindi, qualsiasi siano le attività a cui vi dedicate per integrare l’allenamento, la musica è il valido compagno per affrontarle.


 
Con la playlist giusta affrontiamo anche la quarta settimana di allenamento del programma che trovate alla fine dei nostri articoli. I consigli di oggi vi permetteranno di andare a rinforzare e poi defaticare la parte superiore del corpo.

SETTIMANA 4

Fiato: Camminata di 30 minuti al 75% di intensità

A quanti battiti corrisponde il valore d’intensità? Se volete ripassare come applicare la formula ideale, veloce e intuitiva, per calcolare il ritmo a cui “spingere”, potete consultarla qui.

Forza: Tiger Push


Assumere la posizione di decubito prono in appoggio sull’avampiede con gli arti inferiori ben distesi e leggermente divaricati, contrarre i glutei e la parete addominale per assicurare stabilità alla schiena, appoggiare l’avambraccio al suolo con il gomito ortogonale alla spalla e mantenendo lo sguardo in avanti, procedere alla distensione simultanea degli avambracci.
Eseguire 3 serie da 8-12 ripetizioni, con una pausa di 60 secondi tra una serie e l’altra.

Flessibilità (parte 1): Renegade Sinistro


Assumere la posizione di decubito prono con le braccia distese , sulla verticale delle spalle, mentre gli arti inferiori sono distesi e divaricati in appoggio sull’avampiede.
Successivamente spostare il carico sulla spalla e braccio dx e tenendo bloccato il bacino, evitando che quest’ultimo sia trascinato dalla torsione del busto, contrarre glutei e addominali, eseguire una torsione a sx del busto e della testa, allineando il braccio sx a quello contro laterale, mantenere tale posizione per 3-5 secondi e riprendere la posizione di partenza.
Eseguire 3 serie da 8-10 ripetizioni, con pausa di 30 secondi, evitando che la tensione percepita non superare mai 8, in riferimento ad una scala che va da 1 a 10.

Flessibilità (parte 2): Renegade Destro


Assumere la posizione di decubito prono con le braccia distese, sulla verticale delle spalle, mentre gli arti inferiori sono distesi e divaricati in appoggio sull’avampiede.
Successivamente spostare il carico sulla spalla e braccio sinistro e tenendo bloccato il bacino, evitando che quest’ultimo sia trascinato dalla torsione del busto, contrarre glutei e addominali, eseguire una torsione a dx del busto e della testa, allineando il braccio sinistro a quello contro laterale, mantenere tale posizione per 3-5 secondi e riprendere la posizione di partenza.
Eseguire 3 serie da 8-10 ripetizioni, con pausa di 30 secondi, evitando che la tensione percepita non superare mai 8, in riferimento ad una scala che va da 1 a 10.
 

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